Affluenza in crescita nella destinazione celebre per i suoi bacini: con la neonata compagine si delinea una regia unitaria per promuovere il territorio e affiancare l’economia manifatturiera
I dati evidenziano una crescita costante: dopo le 2 milioni e 700mila presenze del 2024, le prime indicazioni di quest’anno parlano di un +10,3%. Nella “Terra dei Laghi”, il turismo si pone come un nuovo fattore di crescita socioeconomica, affiancando quel manifatturiero che, da sempre, la connota.
Ne parliamo con Mauro Vitiello, presidente di Camera di Commercio Varese nonché di Fondazione Varese Welcome, costituitasi in avvio di 2025 e ora in fase di completamento della compagine sociale, con l’ingresso degli enti pubblici del territorio. “Le cifre confermano l’interesse per la nostra destinazione ed evidenziano la necessità di definire una strategia condivisa tra gli stakeholder, così da governare lo sviluppo del fenomeno turistico che nessun ente, da solo, potrebbe realizzare con la medesima efficacia. Questa è la sfida che, come Fondazione, ci siamo posti e che già molti hanno raccolto”. Nata su input di Camera di Commercio Varese, la Fondazione ha l’ambizione di far diventare questo territorio una destinazione turistica sempre più riconosciuta.
“Qui l’azzurro dei laghi è incastonato nel verde delle vallate prealpine e dei parchi cittadini. Al patrimonio ambientale si affianca una ricchezza culturale e artistica di sorprendente bellezza, da promuovere al meglio. Varese Welcome interviene allora con diverse linee operative: campagne di comunicazione e marketing, organizzazione di educational, fam e press trip, partecipazione a fiere e workshop e formazione”. In particolare, l’estate ha visto la valorizzazione del collegamento diretto via lago tra Laveno Mombello e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, uno dei gioielli del Lago Maggiore, raggiungibile dalle diverse città lombarde anche grazie al biglietto integrato treno+battello. “Questo è solo l’inizio, con il completamento della compagine sociale si definiranno insieme visione e direttrici di sviluppo turistico, a partire da un masterplan”, conclude Vitiello.