Attivo 24 ore su 24, garantisce il coordinamento del soccorso, la sicurezza della navigazione e il controllo del traffico nautico da diporto sui principali bacini lacustri
Piazzale Morandi 2, Milano. Qui è nato il nuovo polo della sicurezza lacustre del Nord Italia, la sala del Reparto Operativo Laghi della Guardia Costiera. Il nucleo si struttura come un vero e proprio centro di comando a ciclo continuo che vede almeno quattro operatori in servizio ogni giorno per ciascun turno, assicurando in questo modo una copertura H24. Un’organizzazione strategica, voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (con decreto n. 73 del 2 aprile 2025) e dal Comando Generale, che garantisce il coordinamento continuo delle operazioni di soccorso, sicurezza della navigazione e controllo del traffico da diporto sui tre principali bacini lacustri del Nord Italia: Lago Maggiore, Lago di Como e Lago di Garda.
A pieno regime, tra Milano e i tre laghi vengono impiegate oltre 100 unità, di cui 40-50 assegnate stabilmente al capoluogo lombardo. Obiettivo è “garantire un coordinamento efficace tra i tre nuclei già presenti sui laghi, centralizzando la gestione operativa in una struttura che sia pronta a reagire rapidamente a ogni tipo di situazione critica”, puntualizza il Capo reparto operativo laghi Guardia costiera Milano, Comandante Antonello Ragadale.


“La forza di questo nuovo centro”, che dipende dalla Direzione Marittima della Liguria, comandata dal contrammiraglio Antonio Ranieri, spiega Ragadale, “è la capacità di impiegare immediatamente la risorsa più vicina al punto che necessita intervento. E questo grazie ai protocolli di intesa siglati con le otto prefetture presenti sulle aree lacustri”. In virtù di questi accordi, la Guardia Costiera può coordinare, per attività di soccorso, anche mezzi e forze di altre realtà, come Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, 118, Protezione Civile e associazioni di volontariato.
In passato, le attività operative erano gestite in autonomia dai singoli nuclei presenti “in loco” sui tre laghi. La frammentazione, seppure efficiente, rendeva più complesso il coordinamento da parte della direzione Marittima della Liguria e del Veneto da cui dipendevano bacini. “Con la nascita del Reparto Operativo Laghi, il comando è stato centralizzato in una struttura unica e baricentrica”, puntualizza con orgoglio il Comandante. “Perché la sinergia tra le direzioni marittime è stata potenziata”. A tutto vantaggio di una maggiore uniformità operativa, tempi di reazione più rapidi e un flusso informativo centralizzato, che consente di gestire le situazioni complesse e gli eventi multi-nucleo.



Il nuovo assetto prevede un primo intervento gestito dalle sale operative locali (Garda, Como, Maggiore), con la centrale di Milano pronta a subentrare in caso di emergenze più gravi o complesse. Le chiamate di emergenza tramite i numeri 112 e 1530 sono direttamente filtrate e gestite dalla centrale lombarda, che valuta in tempo reale la disponibilità e la tipologia dei mezzi più adatti da attivare.
Le tipologie di intervento più frequenti riguardano sportivi e turisti che si trovano in difficoltà, magari a causa del sovente rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche tipico dei laghi. “Capita spesso di soccorrere surfisti, diportisti e bagnanti colti di sorpresa dal vento o da temporali improvvisi”, prosegue Ragadale. “In molti casi si tratta di turisti che non sono del posto, non conoscono i repentini cambi meteo e sottovalutano le allerte”.
Nei casi più gravi, come per esempio quando occorre mettersi alla ricerca di dispersi, la centrale operativa di Milano assume il coordinamento completo dell’intervento, attivando anche gli elicotteri delle Forze Armate più vicini, insieme a quelli della Guardia Costiera. Dal cielo, le operazioni diventano più semplici e rapide. E il motivo è semplice, come illustra Ragadale: “dall’alto è più facile coprire ampie porzioni di specchio d’acqua e individuare chi è in difficoltà. È in quei momenti che la nostra capacità di coordinamento fa davvero la differenza”.
Tecnologia ed efficienza sono le basi del nuovo Reparto operativo Laghi della Guardia Costiera. È un presidio moderno, all’avanguardia, che si candida a diventare un modello di cooperazione tra interforze per tutto il Paese. C’è però molto di più. “Il cuore pulsante del centro è la motivazione umana, l’impegno di chi ne fa parte”, sottolinea convinto il Comandante.
“Mi sento un privilegiato, perché il nostro lavoro, in qualità di soccorritori e da coordinatori del soccorso, ci permette di dare aiuto concreto a chi ne ha bisogno. È qualcosa che ci illumina l’anima e ci rende fieri ogni giorno di quello che facciamo”.