Il borgo prediletto della borghesia di inizio ‘900 offre panorami mozzafiato, sentieri suggestivi ed esempi tra più belli dello stile architettonico simbolo dell’epoca.
È quasi strano essere così vicini alla città pur sentendosi così distanti da essa. Una sensazione che ha ben presente chi è stato almeno una volta a Brunate, piccolo borgo situato a pochi minuti da Como, ma a 700 metri d’altitudine. Qui si può arrivare in macchina, attraverso una strada tortuosa e panoramica, tutta in salita ovviamente. Ma il modo più suggestivo per raggiungere Brunate è la funicolare di Como, attiva dal 1984.
In pochi minuti, il caratteristico trenino rosso scala la montagna con una pendenza spettacolare, offrendo scorci mozzafiato sulla città e sul lago. Gli stessi scorci ammirabili poi in questo paese, che è di fatto una terrazza panoramica capace di regalare una delle viste più spettacolari sul ramo comasco del Lario. Si tratta di una meta perfetta per chi cerca un luogo che unisca natura e cultura, per una gita che si può tranquillamente effettuare in giornata, mentre si soggiorna a Como.
Va da sé che ammirare il panorama sia uno dei motivi principali per cui si viene a Brunate. Da qui, infatti, si domina una porzione notevole del bacino del Lago di Como e, nelle giornate limpide, lo sguardo arriva fino agli Appennini e alle Alpi svizzere. E sempre a proposito di viste che lasciano il segno, a circa 30 minuti a piedi dal centro abitato, tra i boschi, si trova il Faro Voltiano, una torre alta 29 metri, costruita nel 1927 in onore di Alessandro Volta, dalla cui sommità si gode di un panorama impareggiabile. È proprio questa la struttura che di sera, illuminandosi con i colori della bandiera italiana, diventa un punto di riferimento visibile anche da Como.

UN MONDO DA SCOPRIRE A PIEDI
Brunate, grazie alla sua posizione, è anche il punto di partenza di numerosi sentieri, capaci di regalare esperienze diverse in base alla stagione. D’inverno, per esempio, il Sentiero delle Baite, verso Monte Boletto e Monte Palanzone, tra natura e rifugi dà la sensazione di trovarsi in un piccolo presepe innevato con vista lago. L’estate, invece, è il momento perfetto per osservare le stelle, data la limpidezza del cielo notturno.
Ma il borgo è noto anche per essere una fotografia ancora molto nitida di un periodo storico ben preciso, gli inizi del XX secolo, quando l’alta società prediligeva il Liberty come stile architettonico per le proprie residenze. Brunate è infatti noto come il “paese delle ville Liberty”, che a fine ‘800 e inizio ‘900 divenne meta di villeggiatura per la borghesia milanese e comasca, lasciando in eredità una serie di eleganti ville dal gusto Art Nouveau.
Tra le più celebri vi è Villa Pirotta Bonacossa, progettata nel 1902 e situata nei pressi della fermata della funicolare, che per la sua maestosità si è guadagnata l’appellativo di “piccola Versailles”. Da segnalare, poi, Villa Cantaluppi Giuliani, dalle caratteristiche tipiche della seconda stagione del Liberty italiano, attualmente usata come sede della sezione locale dell’Associazione Nazionale Alpini, che ospita eventi di vario genere.
I PRODOTTI TIPICI
Sono diversi i soprannomi di Brunate, comune autonomo rispetto a Como ma per il quale rappresenta una sorta di quartiere in alta quota. Tra questi vi è “il paese dei cipolloni”, per via delle sue rinomate cipolle e cipolline, che hanno origini contadine e che sono protagoniste di piatti tipici, come la zuppa di cipolle.
Un altro prodotto locale molto amato è il Piz, un amaro a base di miele dal caratteristico colore ramato, ottenuto da una ricetta antica, recuperata soltanto di recente.