I nostri laghi non sono solo panorami mozzafiato, ma rappresentano un’identità regionale viva, amata e condivisa da residenti e turisti. Li chiamo i “mari” di Lombardia perché sono mete note in tutto il mondo, sicuramente una delle nostre migliori carte d’identità turistica. Basta pensare al lago di Como o al nostro lago di Garda, icone di eleganza. Ma il racconto è più ampio, dal lago d’Iseo a quello d’Idro, passando per il Maggiore e i laghi del Varesotto, fino al grande fiume Po. La Lombardia è una vera “regione d’acqua”, con risorse inesplorate sul piano infrastrutturale. La sfida oggi è quella di valorizzarli senza omologarli, perché ogni lago ha una propria anima e offerta. I laghi generano un turismo stabile e destagionalizzato, con successi per l’intera Lombardia che nel 2024 ha registrato 55 milioni di presenze, di cui il 75% estere. Lo prova l’indice di stagionalità che per l’Italia è pari allo 0,56, mentre per la Lombardia è 0,29. Questo significa che da noi gli arrivi non dipendono da meteo o festività, ma si distribuiscono nell’arco dei 365 giorni. Con un grande peso dei laghi, che anche nell’estate 2025 restano mete top.
Con forza abbiamo riaperto il capitolo della “mobilità d’acqua”, in sintonia con il Piano governativo della Navigazione Laghi, che stanzia 117 milioni per imbarcazioni ibride, digitalizzazione e riqualificazione infrastrutturale. Infine, con Lombardia Style promuoviamo la regione come esperienza integrata ma variegata. L’acqua è il filo che cuce la trama, Como non è Garda, Iseo non è Maggiore, ed è proprio questa diversità a diventare un vantaggio. Questa è la Lombardia che stiamo costruendo con la filiera della navigazione: meno cartoline, più sistema. Perché laghi e fiumi non sono solo luoghi da ammirare, sono anche “linee” da usare. E quando l’acqua diventa infrastruttura, la bellezza si traduce in servizio, e il servizio in crescita per le comunità.
Barbara Mazzali,
Assessore al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale
e Grandi Eventi, Regione Lombardia